Gestione processo riproduttivo
La zootecnia dell’area interessata al programma è caratterizzata dalla presenza di numerosi allevamenti di bovini da carne, ovini e caprini a carattere estensivo basati essenzialmente sull’utilizzo del pascolo nei periodi climaticamente favorevoli e su limitati periodi di permanenza (periodi climaticamente sfavorevoli) in stalla.
In questi settori di allevamento, caratterizzati da una profonda crisi, occorre ripensare in modo nuovo le azioni di formazione e trasferimento di conoscenza da offrire. L’azione deve essere rivolta ai diversi aspetti produttivi e riproduttivi degli allevamenti e finalizzata all’ottimizzazione del reddito aziendale e al miglioramento delle produzioni (latte-carne).
Senza trascurare il fatto che il più delle volte le produzioni di latte vengono trasformate in formaggi (canestrati pecorini, caprini e/o misti ed in formaggi a pasta filata quali trecce, burrini, e soprattutto caciocavallo podolico), graditi per tipicità, genuinità e sapore ai consumatori, direttamente dagli allevatori in azienda.
Una razionale gestione aziendale deve mirare primariamente ad aumentare la quantità di prodotto per capo allevato. In pratica si tratta di aumentare il numero di agnelli, capretti e vitelli e /o la quantità di latte per pecora, capra o vacca. Per migliorare questi parametri bisogna ottimizzare l’efficienza riproduttiva. L’infertilità è, di fatto, la patologia più costosa per l’allevamento.
Bisogna evitare che vi sia in allevamento un eccessivo numero di fattrici (pecore, capre, bovine) che sebbene avviate alla riproduzione non siano fecondate, o restino non gravide o abortiscano.
Grazie alle diagnosi ecografica, è possibile valutare correttamente lo stato di fertilità e/o ipofertilità di un allevamento in funzione di una corretta gestione del processo riproduttivo e quindi del complessivo andamento produttivo (produzione di latte, agnelli, capretti o vitelli). In quest’ottica assume massima importanza l’esame ecografico degli animali, in diversi momenti riproduttivi, anche per controllare l’eventuale diffondersi di patologie, infettive e non, che possono compromettere la fertilità di stalla.
Le brevi considerazioni su esposte ci hanno indotto ad ipotizzare un intervento basato su degli incontri tecnico pratici utili a dimostrare praticamente l’importanza della tecnica ecografica nella gestione del processo riproduttivo (diagnosi di gravidanza, visite ginecologiche, valutazioni della funzionalità ovarica).
La stima contemporanea del Body Condition Score - BCS (valutazione dello stato corporeo degli animali) permette di valutare lo stato di nutrizione dell’allevamento (mandria o gregge) ed offre la possibilità ai consulenti formatori di trasferire conoscenze sulla corretta gestione dell’alimentazione che condiziona la fertilità e quindi la produttività dell’allevamento.